mercoledì 24 novembre 2010

I sogni ai tempi di Facebook

In questo post non parlerò di un mio sogno, ma di un sogno che mi riguarda.
Alcuni giorni fa una mia amica di Facebook mi ha sognato e me lo ha raccontato con un messaggio inviato via social network. 
Il fatto curioso è che questa amica non mi conosce di persona. E' un'amica con cui interagisco spesso (ma meno rispetto a tanti altri contatti), che non vive a Napoli, ma che conosce bene la mia città.
Insomma, siamo arrivati al punto che i social network pervadono così tanto il nostro vissuto da entrare persino nei nostri sogni.
Il sogno della mia amica è stato dettagliatissimo e - ammetto - le ho invidiato la sua capacità di memorizzare con tanta esattezza questa sua esperienza onirica. La mia amica mi ha autorizzato a pubblicare il suo messaggio col racconto del sogno. 
Il messaggio è questo:

Ciao Giovanni,
stanotte ti ho sognato.
Ero a Montesanto, camminavo in uno dei vicoletti e da lontano ti vedevo. Tu indossavi una camicia rossa a fiori bianchi, in stile hawaiano. Ti ho guardato e ho detto: "Toh!!! Il Capozzi".
E tu mi hai sorriso e mi hai risposto: "Finalmente ci conosciamo". Io ero preoccupata di non essere bella, nel sogno non ero truccata e avevo i capelli sporchi e mi giustificavo dicendo che ero uscita a comprare qualcosa e non m'aspettavo d'incontrarti.
Poi ti ho chiesto cosa facevi lì, anche perché dal portone del palazzo, accanto a cui stavamo, è uscito tuo figlio. Così tu mi hai detto che avevi appena comprato una casa di villeggiatura proprio in quel palazzo. Ed io ero incredula e ho esclamato: "A Montesanto???".
E tu annuivi e sembravi entusiasta di tutto quel folclore di bassi, panni stesi e sedie per le strade.
Ad un certo punto è arrivato un tizio che ti ha detto: "Dottò, dove avete parcheggiato???"

Purtroppo mi sono svegliata e non ho potuto sapere dove avevi trovato parcheggio in quel manicomio :-)))

Nella realtà non indosserei mai camicie hawaiane. Tuttavia il fatto stupefacente è che il quartiere Montesanto (una delle zone più popolari di Napoli) è davvero uno di quelli a cui sono più legato.
Quando ero bambino mio nonno mi ci portava talvolta con la metro, mezzo pubblico che mi affascinava tantissimo, tanto che ancora oggi treni e metropolitane sono presenze ricorrenti nei miei sogni.
Da ragazzo Montesanto era uno dei miei territori preferiti per le mie scorribande a caccia di fumetti da collezione (c'era e c'è ancora il "Supermarket del fumetto", i cui gestori non brillano per cordialità).
Di Montesanto mi piace anche molto la stazione della Cumana, con le sue pensiline in ferro che fanno tanto "rivoluzione industriale".
E naturalmente di queste mie frequentazioni del quartiere Montesanto NON avevo mai parlato con la mia amica di Fb. Trovo tutto questo davvero singolare.
post scriptum: ... e singolarissimo è il fatto che negli stessi giorni mia moglie (che NON è presente su Fb) ha sognato alcuni dei miei contatti del social network. Alcuni li conosce di persona, ma altri NO.

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