domenica 29 luglio 2012

Sogno BLU, sogno BIANCO, sogno ROSSO

La notte del 14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia, ho fatto un sogno tricolore. blu, bianco e rosso. Tre sogni in uno, ciascuno con una sua dominante cromatica.
Ma andiamo per ordine, ossia per ordine di apparizione di ciascuna delle tre dominanti cromatiche.
Nel sogno ROSSO sono con due condannati a morte - un bambino e una donna - che attendono la loro sorte, ma senza essere molto turbati. 
Dolly Parton
I due attendono l'esecuzione all'interno di un autobus. Al bimbo si porge una stola di tulle ROSSO affinché si protegga dal freddo, ma il bimbo rifiuta. Poi irrompe Dolly Parton (!) e offre un vassoio di dolci. 
La paste offerte da Dolly sono farcite di crema al burro soffice e spumosa.
Nel sogno ho l'impressione che la Parton, tonda e sculettante, approfitti dell'occasione per farsi facile pubblicità. Insomma, sono malpensante anche nella dimensione onirica.
Poi viene servita della carne a fette coperta di sugo ROSSO. 
Questi i soli ricordi del sogno ROSSO sopravvissuti al risveglio.
Fiat 1100 cabriolet
Nel sogno BLU, un frammento brevissimo, la protagonista è una Fiat 1100 cabriolet d'epoca BLU e da restaurare. Ma poi scopro che non è una vera auto d'epoca, bensì una replica costruita con vecchi pezzi negli anni Novanta, ma comunque bisognosa di restauro. Nel garage il restauratore prende il pezzo di un cofano di un'altra vettura in restauro. Me lo mostra e dice: "Questo cofano è realizzato in legno di rovere". Una frase assolutamente incongrua, come capita spesso nei sogni (ma, in fondo, accade di sentirne di sovente anche nella vita cosiddetta reale).
Mi capita spesso di sognare auto d'epoca e non mi stupisce, considerato che le veterane della strada sono una delle mie passioni, ma ho trovato davvero insolito imbattermi oniricamente in una "ambigua veterana".
Nel sogno BIANCO sono in una libreria con le pareti verniciate in BIANCO, con quella finitura ruvida che tanto mi piace, tipica di certe case al mare. La libreria ha sede a via Monteoliveto, nello stesso negozio d'angolo dove un tempo c'era la Upim e dove ora apre i battenti Eldo, un megastore di prodotti elettronici.
La scala tortuosa del mio sogno
In quella libreria dalle pareti dipinte di BIANCO cerco un libro che non mi riesce di trovare, ma mi accorgo che la libreria è in smobilitazione, gli scaffali sono semivuoti. Faccio un tentativo nel locale superiore del negozio, ma non riesco ad accedervi: una delle scale, stretta e tortuosa, è ostruita da una colonna che la attraversa verticalmente e impedisce il passaggio. L'altra scala in realtà non c'è: è sostituita da una scaletta pieghevole su cui occorre inerpicarsi e poi issarsi fino al solaio. 
Ma mentre mi accingo a farlo, una signora si affaccia dal solaio - è vestita di BIANCO - e dev'essere la proprietaria. Mi dice che sopra non c'è più nulla, gli scaffali sono vuoti e ci sono solo pareti vuote. E su tutto domina il BIANCO.

domenica 1 luglio 2012

Una Cord blu metallizzato irrompe nei miei sogni

Cord 810 con carrozzeria Beverly (1937)
Stamani, poco prima di svegliarmi, ho sognato una Cord. Per la precisione una Cord 810 berlina del 1937 (una Beverly, per gli addetti ai lavori). Un vero sogno da appassionato di auto d'epoca. La Cord è un'antica marca americana degli anni Trenta che produsse auto dalle caratteristiche molto avanzate per l'epoca: trazione anteriore, fari retrattili, cambio servoassistito. Il tutto confezionato con un design d'avanguardia e impreziosito da un cruscotto in alluminio bouchonnè, con una ricca strumentazione e la radio integrata. Nel sogno la Cord (verniciata in azzurro metallizzato) sbuca da un box davanti al quale mi trovo a passare e scambio qualche battuta con il proprietario che si sta dedicando al suo restauro, ma (almeno questa è la mia impressione) senza dare troppo peso al valore della vettura su cui sta armeggiando. La Cord che si vede in foto ha un colore molto simile a quella che ho sognato. Chi ha detto che si sogna in bianco & nero?