domenica 10 ottobre 2010

Occhio alla roba inutile, un alert onirico




L’altro giorno ricevo da una mia amica un messaggio pieno di ottimismo.
La mia amica mi scrive: 
<<Superata la depressione post vacanza sono ora passata alla fase " liberarsi del vecchio " per risollevare il morale....alè.....grandi manovre tra cantina e discarica. Accogliamo il nuovo inverno con "tutto in ordine">>.
Il “liberarsi del vecchio” (e dell’inutile) come psicoterapia e come tonico dello spirito è un’esperienza che ho vissuto in occasione del mio trasloco, ormai quasi un annetto fa. Carrettate di roba buttata via, accumuli inutili cancellati con decisione. Un'esperienza catartica.
Il messaggio della mia amica, quindi, è molto in sintonia con una mia convinzione profonda.
…eppure.
Eppure la notte successiva sogno che anche nella mia nuova casa si stanno accumulando cose inutili, sogno di incontrare grandi difficoltà nel ficcare gli oggetti più disparati in scaffali, armadi, ripostigli.
Allora mi fermo e mi dico: “Stai attento! Non ripetere nella nuova casa gli errori che hai fatto nella vecchia”.
Che sia un alert del subconscio?

venerdì 1 ottobre 2010

L'arrestato

Oggi, pochi minuti prima di svegliarmi, ho fatto un sogno curioso.
Una tipologia di sogno che mi accade spesso di fare: come se fossi spettatore di un film.
La scena: un arrestato, male in arnese, in mezzo a due poliziotti in borghese.
I due poliziotti hanno l'aria bonaria, sono l'efficace rappresentazione di un certo stereotipo di sbirro "de core" all'italiana. Tipo, per intenderci, il brigadiere interpretato da Aldo Fabrizi in "Guardie e Ladri".
L'arrestato ha un abito grigio, camicia bianca, senza cravatta.
Il terzetto è davanti a una porta chiusa. Una banale porta di legno, da ufficio, una porta burocratica.
Nel sogno io so (e lo sa anche l'arrestato) che oltre quella porta c'è la detenzione, l'irreparabile, l'entrata nel meccanismo stritolante della detenzione e del processo.
L'arrestato cerca di ritardare quel passaggio. Dice che vorrebbe almeno avvertire sua moglie. Nel sogno io capisco, in realtà, che vorrebbe convincere i due poliziotti a lasciarlo andare.
Uno dei poliziotti gli dice, cito a memoria, "... tu lo sai, devo fare il mio dovere. Ma non ti preoccupare, ho avvertito tua moglie".
Aldo Fabrizi e Totò in "Guardie e Ladri"
Il sogno finisce qui. D'istinto parteggio per l'arrestato. Ma poi mi dico "spesso le canaglie sono molto abili nel dissimularsi sotto spoglie di agnellini". Il mio inguaribile scetticismo nei confronti dei miei simili mi insegue anche nei sogni, ovviamente...